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domenica 26 ottobre 2008

Piramo e Tisbe

Riassunto del poema mitologico "Piramo e Tisbe" (Ovidio - Metamorfosi, I sec. d.C).

Piramo e Tisbe: due innamorati che non potevano vedersi a causa di una lite tra le loro due famiglie. Ogni giorno riuscivano a comunicare segretamente tramite una parete nascosta che univa le loro stanze. Così, a ogni ora si scambiavano parole d'amore e pensieri sulla la loro triste condizione.
Un giorno decisero di porre rimedio alla penosa lontananza e si diedero appuntamento oltre le mura della città, sotto un grande gelso, accanto a un corso d'acqua.
Nella notte, la prima a raggiungere il luogo fu Tisbe, la quale incontrò una leonessa reduce da una caccia fruttuosa, ancora sporca di sangue. Scappò per rifuggiarsi in una caverna, ma durante la fuga le cadde il velo che le copriva le spalle.

Quando Piramo arrivò, trovò il velo intriso di sangue e vedendo la leonessa pensò erroneamente alla morte della sua amata.

Il poveretto s'uccise, e l'amata fece lo stesso pensando fosse colpa sua, e pregò il gelso affinchè rimanesse di colore rosso per ricordare il sangue versato dai due innamorati.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao scacco! Bella storia, anche se triste, e' tanto romantica *_* Colgo l'occasione per salutarti :) (sono dakiDak) Tutto bene? Ciao :)